La Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020, articolo 1, commi 1051 e 1061) ha prorogato il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (materiali e immateriali) nuovi a favore dei soggetti che effettuino investimenti agevolabili dal 16.11.2020 fino al 31.12.2022 (ovvero fino al 30.06.2023 in caso di valida prenotazione, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).
L’incremento del credito d’imposta prevede nello specifico la variazione dell’aliquota dal 20% al 50%.
A cosa serve?
L’agevolazione ha l’obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Gli incentivi riguardano diverse tipologie di beni tra cui i beni strumentali immateriali 4.0: software/servizi in cloud, software RIS e PACS comprensivi dei sistemi di pianificazione e gestione delle worklist e delle attività.
I beni oggetto d’investimento devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- devono essere strumentali all’attività d’impresa o di arte o professione;
- devono essere nuovi;
- devono essere destinati a strutture produttive ubicate in Italia;
- devono essere acquistati a titolo di proprietà, in locazione finanziaria, costruiti internamente o acquisiti con contratto di appalto.
A dicembre 2021 c’è stata un’ulteriore proroga: la legge di Bilancio 2022 (Legge 234/2021, articolo 1, comma 44) ha prorogato nuovamente il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi a favore dei soggetti che effettuino investimenti agevolabili dal 1.1.2023 fino al 31.12.2025 (ovvero fino al 30.06.2026 in caso di valida prenotazione, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).
Attualmente è ancora in vigore anche il credito d’imposta mezzoggiorno fino al 45% (per le piccole imprese) e la misura è cumulabile al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi.
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