Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, cosa cambia

Home|Sanità, Tecnologia|Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, cosa cambia
Condividi l'articolo

Il Fascicolo Sanitario 2.0 è legge. La vecchia normativa che ha regolato l’istituzione e il funzionamento del primo FSE è stata profondamente modificata con il DL numero 4 del 27 gennaio 2022 convertito nella legge numero 25 del 28 marzo.


 

Con la legge sopracitata, il Fascicolo Sanitario Elettronico, diventa il principale mezzo di sorveglianza del sistema sanitario e di governo della sanità digitale e, soprattutto, grazie alle nuove linee guida, l’FSE sarà interoperabile a livello sia regionale che nazionale che europeo.

Chi sono gli attori impegnati in questo cambiamento?

Il Ministero della Salute e il MEF – i due attori istituzionali che hanno negli ultimi vent’anni avuto di fatto la responsabilità della sanità digitale – sono affiancati da AGENAS (la nuova Agenzia per la Sanità Digitale ASD che ha sostituito AgID) e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri competente in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale.

I cambiamenti in atto sono notevoli, vediamo nello specifico in cosa consistono:

  • entrano in vigore con la nuova legge le linee guida nazionali per il Fascicolo Sanitario elettronico (FSE 2.0) che regoleranno i piani di adeguamento delle Regioni per i fascicoli regionali i quali vanno definiti rapidamente, entro luglio. Se le regioni non li faranno nei tempi stabiliti, verranno per legge sostituite dal potere centrale in questa funzione perché tutti gli italiani devono poter usufruire del FSE e l’FSE deve raccogliere tutti i dati delle prestazioni sanitarie del SSN. Inoltre, i dati dei pazienti dovranno essere caricati in formato strutturato per garantirne l’interoperabilità;
  • tutti i dati-referti relativi alle prestazioni sanitarie erogate sia dalla sanità pubblica che dalle strutture private devono essere inseriti nel Fascicolo entro 5 giorni dalla prestazione stessa;
  • presso AGENAS sarà attiva la Piattaforma Nazionale di Telemedicina che regolerà la funzione delle piattaforme regionali dell’attività medica a distanza, raccogliendone le informazioni;
  • è stato istituito l’ESD, l’ecosistema dei dati sanitari per la ricerca scientifica e la programmazione sanitaria che si avvarrà delle nuove tecnologie di AI e Big Data.

Il gruppo di attori impegnati nel cambiamento che abbiamo citato pocanzi, si è avvalso anche di competenze dai centri territoriali di innovazione e dalle società ICT in House delle Regioni.  Questo per raggiungere il duplice obiettivo di implementare l’utilizzo del Fascicolo da parte dei medici di base per almeno l’85% entro la fine del 2025 e di completa adesione e utilizzo del Fascicolo da parte di tutte le Regioni e Province Autonome entro giugno 2026.

In questo articolo abbiamo parlato dei limiti e delle criticità del Fascicolo Sanitario Elettronico, vediamo adesso cosa serve invece per far funzionare la nuova versione 2.0.

Le parole principali nell’attuazione di questo progetto sono tre: integrazione, comunicazione, collaborazione. Affinché il progetto vada a buon fine c’è bisogno di integrazione costante tra sistema sanitario e sanità digitale; le regioni devono essere abili a comunicare tra loro e con le rispettive aziende ICT in House soprattutto perché le linee guida del FSE 2.0 prevedono una gigantesca azione di standardizzazione, di omogeneizzazione e di nuova implementazione del Fascicolo in un arco di tempo estremamente limitato.

Gli obiettivi strategici di questo nuovo progetto sono orientati fortemente al cittadino-paziente in quanto prevedono di semplificare e uniformare l’accesso e l’uso dei servizi del SSN per cittadini e operatori sanitari; integrare e condividere dati clinici per supportare una sempre maggiore qualità e personalizzazione delle cure; creare servizi di monitoraggio e analisi dei dati al fine di poter ottenere diagnosi sempre più precise.

Considerando il periodo storico è difficile fare previsioni sulla reale attuazione dei principi del progetto, fatto sta che si sta iniziando a lavorare alla standardizzazione del Fascicolo a livello nazionale, caratterizzandolo da un’interfaccia unica e omogenea e componendolo con un ecosistema di documenti e servizi standardizzati e omogenei a livello nazionale.

Quello del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è un progetto ambizioso che potrebbe migliorare nettamente l’approccio alla salute da parte dei cittadini-pazienti. Non resta che seguire i prossimi sviluppi per scoprirlo.

Altre news

2022-06-27T10:51:14+00:00

Recent Tweets

Newsletter

Sign-up to get the latest news and update information. Don’t worry, we won’t send spam!

Torna in cima