Gestione della dose radiante: conoscere la normativa in vigore e dotarsi di software specifici

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La Direttiva Europea 2013/59/EURATOM definisce alcuni principi relativi alla gestione di livelli di dose in radiologia che le strutture sanitarie devono rispettare. Al fine di rispettare tali principi è necessario dotarsi di un software specifico per la gestione della dose radiante.


 

La radiologia offre strumenti per individuare alcuni tipi di patologie e monitorarne l’evoluzione nel tempo: metodi come la radiografia o la tomografia computerizzata permettono di guardare approfonditamente all’interno del corpo del paziente tramite l’utilizzo di radiazioni ionizzanti.

Queste radiazioni, pur essendo fondamentali per permettere la corretta esecuzione dell’esame e di conseguenza una diagnosi precisa, possono, in alcuni casi, interferire con altre strutture del corpo e nel tempo contribuire alla nascita di nuove patologie. Si pensi alla grande quantità di radiazioni cui sono sottoposti malati oncologici che effettuano controlli ogni 3-6 mesi per tenere sotto controllo l’evoluzione della malattia e valutare l’efficacia delle cure.

Per ridurre gli effetti delle radiazioni si è iniziato quindi a lavorare su strumentazioni altamente tecnologiche che permettano il massimo risultato possibile utilizzando la minima quantità di dose radiante: oggi, i macchinari diagnostici che utilizzano radiazioni ionizzanti devono rispettare le normative vigenti in termini di quantità di dose da erogare per singolo esame.

NORMATIVA IN VIGORE

Vediamo nello specifico la normativa.

La normativa attualmente in vigore è la Direttiva Europea 2013/59/EURATOM che in Italia è stata attuata con il Decreto Legislativo n.101 del 31 luglio 2020. Il decreto conferma i principi della Direttiva Europea:

Giustificazione

Il principio di Giustificazione esplica che tutte le esposizioni mediche individuali devono essere giustificate preliminarmente, tenendo conto degli obiettivi specifici dell’esposizione e delle caratteristiche della persona interessata.

Ottimizzazione

Tutte le dosi dovute alle esposizioni devono essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile e compatibile con il raggiungimento dell’informazione diagnostica richiesta.

Responsabilità

L’esercente ha l’obbligo di nominare il responsabile dell’impianto radiologico e fornirgli le risorse necessarie allo svolgimento dei suoi compiti.

Specialista in Fisica

La direttiva prevede il coinvolgimento di uno Specialista in Fisica Medica in misura proporzionale al rischio radiologico associato alla pratica ed esplica che gli siano fornite le risorse necessarie allo svolgimento dell’attività di competenza. Tale coinvolgimento è previsto per tutte le attività medico-radiologiche, sia terapeutiche sia di diagnostica. In particolare la figura dello Specialista in Fisica Medica ha in via esclusiva la responsabilità della misura e della valutazione delle dosi assorbite dai pazienti nell’ambito delle esposizioni mediche.

Procedure

Il responsabile dell’impianto radiologico e lo specialista in fisica medica, per quanto di competenza, verificano e assicurano il rispetto dei livelli diagnostici di riferimento adottando, laddove necessari, adeguati interventi correttivi. L’informazione relativa all’esposizione, da riportarsi sul referto, è costituita dall’indicazione della classe di dose (da I a IV) riconducibile all’esame in questione.

Valutazione delle dosi alla popolazione e audit clinici

L’esercente, il responsabile dell’impianto radiologico, il medico specialista, il tecnico sanitario di radiologia medica e lo specialista in fisica medica, provvedono affinché le indagini, i trattamenti con radiazioni ionizzanti e i principali parametri tecnici a essi relativi siano registrati singolarmente su supporto informatico. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore del decreto in oggetto, e successivamente con cadenza quadriennale, gli esercenti provvedono a trasmettere i dati alla Regione o alla Provincia autonoma di competenza. I dati che vanno registrati sono relativi a: codice e numero di prestazioni erogate, valore mediamente rilevato e la sua dispersione in termini di intervallo interquartile elaborato per fasce d’età (0-1, 1-16, 16-60, <60 anni) e per genere.

SOLUZIONI SOFTWARE PER IL MONITORAGGIO DELLA DOSE RADIANTE

I sistemi di monitoraggio degli indici di dose di radiazioni (RDIM) sono dei software capaci di raccogliere gli indicatori di dose e altri parametri di acquisizione da studi di imaging che utilizzano radiazioni ionizzanti, e memorizzare tali indici in un database relazionale insieme ai dati anagrafici del paziente.

Tali software raccolgono, archiviano e analizzano automaticamente le informazioni sull’esposizione alle radiazioni dei pazienti sottoposti a esami radiologici.

Per una struttura sanitaria risulta ormai necessario dotarsi di software specifici per la gestione dei livelli di dose al fine di monitorare e registrare la quantità di dose radiante senza incorrere in sanzioni.

BollinoDOSE è il sistema software di monitoraggio della dose in radiologia, sviluppato in conformità con la Direttiva Europea 2013/59/EURATOM, che permette di assolvere a quanto indicato dal recepimento italiano (Decreto Legislativo n.101 del 31/07/2020).

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2022-05-26T08:27:45+00:00

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