La Telemedicina è l’insieme di tecniche mediche e informatiche che permettono la cura di un paziente o, più correttamente, la cura di pazienti affetti da malattie croniche più facilmente gestibili da remoto, a distanza.
È una disciplina che in Italia trova ancora difficoltà ad affermarsi per diverse ragioni:
- scetticismo nei confronti di una diagnosi medica effettuata da remoto senza il contatto diretto tra medico e paziente;
- anzianità della popolazione che è restia ad accettare lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione;
- difficoltà dei medici di adeguarsi ai cambiamenti tecnologici;
- mancanza di una strategia unitaria del Sistema Sanitario Nazionale (ogni regione è autonoma sulle decisioni di investimento dei fondi in sanità e non tutte sono dotate di un piano strategico efficace e specifico).
Gli ambiti di applicazione della Telemedicina si identificano in quei campi della medicina in cui non è necessario il contatto diretto tra medico e paziente: nel trattamento di disturbi psichici; nella dietologia; in ambito nutrizionistico; nella cura di malattie e patologie croniche che richiedono assistenza e consultazioni mediche prolungate nel tempo.
“È l’insieme delle tecniche informatiche a supporto dell’assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria con la conseguente possibilità di garantire a distanza, per selezionati pazienti, prestazioni e servizi sanitari, sociosanitari e sociali.”
[Agenda Digitale eu; Telemedicina in Italia, eppure si muove: stato dell’arte e resistenze]
Siegel ha proposto una classificazione lessicale secondo la quale la Telemedicina comprende diversi tipi di attività definite in base al bisogno e alla necessità del paziente:
- la teleassistenza è un servizio di assistenza a distanza erogato attraverso l’utilizzo delle contemporanee tecnologie di informazione quali smartphone, tablet o pc in modalità di video-conferenza che permette ai pazienti di interagire con i medici, in un certo senso, vis-a-vis;
- il telemonitoraggio permette al medico (di base o specialista) di monitorare le condizioni dei pazienti attraverso lo scambio e la consultazione immediata di referti tramite smartphone, tablet o pc;
- il teleconsulto si riferisce allo scambio di informazioni e pareri tra medici e specialisti da remoto utilizzando le consuete tecnologie di comunicazione;
- la teleformazione/teleeducazione che si riferisce allo svolgimento in video/audioconferenza di seminari o sessioni informative dedicate sia agli specialisti che ai pazienti.
L’erogazione di alcuni servizi di assistenza sanitaria a distanza attraverso l’utilizzo delle più utilizzate e comuni tecnologie di comunicazione comporta una serie di vantaggi:
- riduce la necessità di spostamenti verso gli ospedali spesso problematici soprattutto quando si tratta di pazienti anziani;
- permette di intervenire tempestivamente in caso di problematicità grazie al monitoraggio medico continuo e costante;
- riduce i giorni di degenza ospedaliera permettendo di avere quindi posti letto disponibili per pazienti con patologie gravi;
- riduce i costi delle cure e permette una maggiore equità di accesso ad esse;
- migliora il livello e la qualità di interazione tra territorio e operatori sanitari.
Proprio quest’ultimo punto, che prevede il passaggio dalla centralità dell’ospedale per le cure al territorio e ai servizi assistenziali presso il domicilio del cittadino/paziente, è vissuto, in Italia, con un certo ritardo rispetto agli altri Paesi dell’Europa occidentale.
“Considerando l’impegno delle Regioni nel piano di rientro dal disavanzo sanitario, obiettivo imprescindibile della sanità elettronica non può che essere anche quello di contribuire alla profonda ristrutturazione del sistema sanità, alla sua razionalizzazione e ottimizzazione, migliorando l’efficienza complessiva e riducendone contemporaneamente i costi di gestione.”
[Network Digital 360, Agenda Digitale eu; Telemedicina: cos’è e come farla in Italia: tecnologie e finalità, un modello possibile]
L’obiettivo, attraverso i nuovi fondi stanziati dall’Europa per lo sviluppo della Sanità Digitale, è quello di riorientare il Sistema Sanitario Nazionale verso un modello che permetterà di superare il divario che c’è attualmente tra i diversi sistemi sanitari regionali causa prima della diffusione ancora frammentaria e disorganizzata della Cartella Clinica Elettronica.
Soprattutto nell’ultimo anno, caratterizzato in ambito sanitario dall’epidemia di CoViD-19, i cittadini/pazienti si sono visti in un certo senso negare l’accesso ai servizi sanitari presso le strutture fisiche (ospedali, cliniche, ecc..) al fine di evitare assembramenti pericolosi e la crescita del numero di contagi.
In una situazione del genere, lo sviluppo e, soprattutto, la corretta implementazione di un sistema di Telemedicina avrebbe reso più semplici e immediate le consulenze mediche e le cure per quei pazienti con patologie croniche che non potevano recarsi all’ospedale.
I servizi sanitari digitali per i cittadini/pazienti sono importanti perché permettono un accesso facilitato alle visite e alle consultazioni mediche e soprattutto un contatto rapido e immediato con i medici (di base o specialisti) con i quali condividere rapidamente e in tutta sicurezza i referti.
Oltre che di sistemi gestionali all’avanguardia, le strutture sanitarie, oggi più che mai, dovrebbero dotarsi di partner tecnologici che forniscano loro anche servizi digitali per i pazienti. In questo ambito, la Bollino IT offre alle strutture sanitarie partner una serie di servizi dedicati al cittadino/paziente che permettono di ridurre la distanza tra pazienti e mondo sanitario:
- prenotazioni online;
- possibilità di consultare referti online;
- possibilità di condividere direttamente i referti di laboratori dei pazienti con i loro medici di base;
- app referti personalizzata per permettere ai pazienti di ricevere su smartphone o tablet gli esiti di tutte le prestazioni effettuate presso il centro.
Digitalizzare un sistema complesso come quello sanitario è senza dubbio una grande sfida ma anche un’azione necessaria al fine di massimizzarne l’efficienza. Ormai, per le strutture sanitarie è fondamentale mettere al centro dei processi il paziente e, per farlo, non possono prescindere dall’offrire servizi digitali che facilitano il patient journey (il processo e le modalità attraverso le quali il paziente entra in contatto con la struttura sanitaria e usufruisce dei servizi).
Le strutture sanitarie devono, soprattutto oggi considerando i grandi cambiamenti che stanno avvenendo con la digitalizzazione, lavorare in un’ottica cliente centrica per costruire e coltivare con i pazienti un rapporto di fiducia e, soprattutto, di fidelizzazione perché, come succede anche in altri settori lontani da quello sanitario, un cliente fidelizzato torna sempre.
Fonti:
-Agenda Digitale eu, Anna Francesca Pattaro, Telemedicina al ralenti, ecco cosa manca per un vero decollo
-Agenda Digitale eu, Alessandro Longo, L’Italia (digitale) che vorremmo, di cui abbiamo bisogno
-Agenda Digitale eu, Isabella Mastrobuono, Telemedicina in Italia, eppure si muove: stato dell’arte e resistenze
-Net Medicare Assistenza Sanitaria Online