Cartella Clinica Elettronica (CCE), la sanità diventa più efficiente ma chi ha accesso ai dati?

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La Cartella Clinica Elettronica è un documento digitale che contiene i dati relativi alla storia clinica di un paziente; è stata creata con il fine di garantire continuità al percorso di cura dei pazienti e per rendere più facile e immediata la consultazione dei dati.

La prima distinzione da fare per evitare ambiguità è relativa alla nomenclatura “cartella clinica informatizzata”. Va specificato che la cartella clinica informatizzata è una cartella clinica redatta digitalmente ma poi stampata e firmata su supporti cartacei (conservata in un archivio cartaceo) e condivisa con il paziente che dovrà portare gli esami ivi contenuti sempre con sé per le successive visite presso la struttura sanitaria cui fa riferimento. Al contrario, la Cartella Clinica Elettronica è un documento nativo digitale che non ha bisogno di essere stampato e consegnato al paziente in quanto disponibile, per tutta la durata della storia clinica del paziente stesso e illimitatamente, in archivi digitali interni alla struttura sanitaria ospitante.

Entrata in vigore il 14 aprile 2014, la Cartella Clinica Elettronica permette la totale digitalizzazione dei dati e delle informazioni relative ai pazienti ricavate in ambito ambulatoriale e/o ospedaliero. Essendo digitalizzata (una delle caratteristiche della digitalizzazione dei documenti è l’ubiquità, il loro poter essere consultati ovunque e in qualunque momento) permette di ridurre notevolmente i tempi per lo scambio di informazioni e di monitorare costantemente lo stato dei pazienti in cura. I dati, le informazioni sulle visite e gli esami cui il paziente si è sottoposto sono accessibili a tutto lo staff della struttura sanitaria alla quale il paziente si è rivolto.

La Cartella Clinica Elettronica sostituisce a tutti gli effetti, anche legalmente, la cartella clinica cartacea in quanto su di essa vengono apposte firme digitali che hanno pieno valore legale.

“La CCE viene utilizzata per la gestione organica e strutturata dei dati riferiti alla storia clinica di un paziente in regime di ricovero o ambulatoriale, garantendo il supporto dei processi clinici (diagnostico-terapeutici) e assistenziali nei singoli episodi di cura e favorendo la continuità di cura del paziente tra diversi episodi di cura afferenti alla stessa struttura ospedaliera mediante la condivisione e il recupero dei dati clinici in essi registrati, ciò cambiando radicalmente il processo di dematerializzazione.”
[Agenda Digitale eu, L’alba della cartella clinica elettronica, con il decreto Fse]

Soprattutto in un periodo come quello attuale in cui gli attacchi cyber sono sempre più frequenti anche a causa dell’emergenza Covid-19 [ne parliamo qui], è importante fare chiarezza sulla disponibilità e sulla circolazione dei dati dei pazienti inseriti all’interno della Cartella Clinica Elettronica.

I dati e le informazioni personali relativi alla storia clinica di un paziente che vengono inseriti all’interno della Cartella Clinica Elettronica sono strettamente riservati e accessibili solo al personale medico impiegato nella struttura sanitaria cui il paziente si è rivolto. Ogni volta che un paziente si rivolge a una struttura sanitaria diversa per usufruire di servizi medici diversi viene creata, dalla struttura sanitaria ospitante, una Cartella Clinica Elettronica dedicata al paziente: i dati ivi contenuti possono essere condivisi con il proprio medico curante o medico specialista ma non possono uscire dalla struttura senza l’autorizzazione del paziente stesso.

Nel momento in cui il paziente dà il proprio consenso al trattamento dei propri dati a livello nazionale entra in gioco il Fascicolo Sanitario Elettronico che è diverso, per quanto riguarda lo scopo finale, dalla Cartella Clinica Elettronica.

CHE COS’È IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO?

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è stato introdotto con il decreto legge 179/2012 dove è stato definito come l’insieme di dati, informazioni, referti e documenti digitali di tipo sanitario e/o socio-sanitario generati nel corso della storia clinica di un paziente.

Il FSE può essere istituito dalle regioni e province autonome, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, per finalità di:
1. prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Tali finalità sono perseguite dai soggetti del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali che prendono in cura l’assistito;

2. studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico, nonché per le finalità di programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valutazione dell’assistenza sanitaria. Tali finalità sono perseguite dalle regioni e dalle province autonome, nonché dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della salute, nei limiti delle competenze loro attribuite dalla legge.”
[Camera dei Deputati, camera.it]

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è l’insieme dei dati ricavati da tutte le Cartelle Cliniche del paziente e mentre queste ultime sono interne alla struttura sanitaria che le ha generate, il FSE è disponibile su tutto il territorio nazionale.

Il punto su cui porre l’attenzione è relativo al consenso alla diffusione dei propri dati clinici: mentre la Cartella Clinica riporta tutti i dati relativi alla storia clinica del paziente, per quanto riguarda il FSE è il paziente stesso a decidere quali dati clinici personali divulgare e inserire quindi all’interno del Fascicolo avvalendosi del suo diritto di oscurare dati personali che non vuole divulgare.

CONCLUSIONI

Per le strutture sanitarie è divenuto indispensabile dotarsi di software gestionali che permettano la creazione di una Cartella Clinica Elettronica, la sua rapida gestione e la consultazione, in contemporanea da parte di più operatori sanitari, di tutti i dati contenuti in essa. Soprattutto in caso di gestione di un’emergenza sanitaria una cartella clinica dematerializzata e facilmente accessibile a tutto lo staff di assistenza medica rende più semplice la consultazione dei dati e lo scambio reciproco di informazioni permettendo un intervento più tempestivo.

La Bollino Suite permette una gestione agile e integrata di tutti i processi sanitari; è caratterizzata da applicativi modulari pensati per un utilizzo semplice e intuitivo in modo da agevolare il lavoro del personale sanitario e soddisfare le esigenze dei pazienti. Tra gli applicativi della Bollino Suite c’è Bollino Hospital che permette di creare una Cartella Clinica Elettronica e gestire in modo semplice tutto il percorso clinico del paziente.

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2021-02-19T13:47:24+00:00

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