Con la prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrerà ufficialmente in vigore il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0
Del Fascicolo Sanitario Elettronico abbiamo parlato spesso, ne abbiamo descritto limiti e criticità, abbiamo parlato di privacy, consensi e accessi e abbiamo citato la collaborazione tra diversi partner tecnologici, tra cui le Software House, per garantirne l’integrazione con i sistemi gestionali delle strutture sanitarie.
Qualche giorno fa il decreto del Ministro della Salute e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica ha ottenuto l’assenso da parte della Conferenza Stato-Regioni per l’entrata in vigore ufficiale del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0.
Come funziona il nuovo FSE?
Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico permetterà ai medici di consultare e analizzare tutti i dati clinici inerenti ai pazienti. Supporterà le attività di diagnosi e cura e aiuterà il monitoraggio del percorso di cura.
All’interno del FSE 2.0 saranno raccolti:
- i dati identificativi e amministrativi del cittadino;
- i referti e verbali di pronto soccorso;
- le lettere di dimissione;
- il profilo sanitario sintetico (ossia il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta);
- le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche;
- cartelle cliniche, certificati delle vaccinazioni.
Il Ministero della Salute ha spiegato che il nuovo FSE sarà uno strumento utile anche alle attività:
- dei farmacisti, tra cui la distribuzione di farmaci e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci;
- degli infermieri e di altri professionisti sanitari per la ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti di cui seguono la cura;
- delle Direzioni Sanitarie Regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e programmazione sanitaria;
- degli enti di ricerca per supportare le attività di ricerca in campo medico e biomedico.
L’alimentazione del FSE sarà garantita dalle ASL, dalle strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali e dai Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante (SASN), nonché dalle strutture sanitarie autorizzate e dai professionisti sanitari, anche convenzionati con il SSN, quando operano in autonomia.
I dati e le informazioni sui pazienti sono disponibili presso tutte le strutture sanitarie nazionali grazie all’infrastruttura nazionale di interoperabilità (INI) tra i diversi FSE regionali. Questo garantisce continuità nei servizi di cura anche nel caso in cui il paziente dovesse avere la necessità di rivolgersi a una struttura sanitaria fuori dalla sua regione di residenza.