Cloud Computing: accesso e gestione dei dati in sanità

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L’avvento del digitale ha modificato le dinamiche interne al settore sanitario, sia pubblico che privato, dalle pratiche amministrative alla gestione dei referti dei pazienti, ne abbiamo parlato spesso. Una delle innovazioni che si sta facendo sempre più strada nel mondo sanitario è l’utilizzo di gestionali in cloud, ma cosa si intende precisamente per Cloud Computing?

Un gestionale in cloud è un modello di accesso a risorse come l’elaborazione, l’archiviazione e la trasmissione di dati on demand, attraverso una piattaforma online. L’utilizzo di un gestionale in cloud porterebbe vantaggi alla struttura sanitaria quali: disponibilità di informazioni mediche in tempo reale e in qualsiasi luogo; utilizzo di standard XML, HL7, ICD10, SNOMED CT, DICOM; utilizzo di algoritmi di raccolta ed elaborazione dei dati per permettere l’individuazione di relazioni tra sintomi, marcatori e patologie; mobile health, per facilitare ai cittadini l’accesso ai servizi; raccolta storica di dati, elaborazioni prospettiche, studi sulla diffusione ed evoluzione di malattie.

TIPOLOGIE DI CLOUD

Esistono tre tipologie di distribuzione di servizi cloud computing: cloud pubblico, cloud privato, cloud ibrido.

CLOUD PUBBLICO

Il cloud pubblico è la tipologia di servizio di distribuzione più comune: le risorse cloud, come server e archiviazione, appartengono a un provider di servizi cloud di terze parti, sono da esso gestiti e vengono distribuiti tramite Internet. In un cloud pubblico si condividono le stesse risorse di archiviazione e gli stessi dispositivi di rete con altre organizzazioni e si accede ai servizi e alla gestione del proprio account tramite Internet. Tra i vantaggi figura una notevole riduzione dei costi in quanto non bisogna acquistare software o hardware fisici ma si paga solo per i servizi utilizzati.

CLOUD PRIVATO

Il cloud privato è la tipologia di servizio di distribuzione costituito da risorse di cloud computing utilizzate esclusivamente da un’azienda o un’organizzazione. I servizi e l’infrastruttura sono gestiti in una rete privata e l’hardware e il software sono dedicati a una sola organizzazione. Il cloud privato può essere situato fisicamente nel data center locale dell’organizzazione oppure può essere ospitato da un provider di servizi di terze parti. Il cloud privato è più flessibile perché permette all’azienda di personalizzare il proprio ambiente cloud per soddisfare esigenze specifiche.

CLOUD IBRIDO

Il cloud ibrido può essere definito come un mix tra pubblico e privato e ne prevede un utilizzo integrato a seconda delle singole esigenze aziendali. Una piattaforma cloud ibrida offre alle organizzazioni molti vantaggi, tra cui: una maggiore flessibilità, più opzioni di distribuzione, sicurezza, conformità e maggior valore dell’infrastruttura esistente. Le organizzazioni ottengono la flessibilità e l’innovazione offerte dal cloud pubblico mantenendo contemporaneamente i dati altamente sensibili nel proprio data center per soddisfare le esigenze dei clienti o i requisiti normativi. In questo modo le aziende pagano solo per le risorse che usano temporaneamente.

Così come esistono diverse tipologie di distribuzione di servizi cloud, esistono altrettante tipologie di cloud come modello di servizio: IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service), SaaS (Software as a Service). Nel caso del modello IaaS, il provider offre all’utente risorse di calcolo sulle quali installare e gestire autonomamente le proprie applicazioni; con il modello PaaS il provider offre all’utente, già pre-configurate, piattaforme ottimizzate per lo sviluppo, il testing e l’erogazione di applicazioni personalizzate; con il modello SaaS il provider offre all’utente applicazioni pronte all’uso gestite su un’infrastruttura Cloud.

UTILIZZO DEL CLOUD IN SANITÀ

Nell’attuale momento storico che stiamo vivendo, per il settore sanitario, è fondamentale avere a disposizione una grossa quantità di dati ai fini della realizzazione di statistiche sulle malattie e sulla loro diffusione. L’adozione di servizi in cloud si rivela la scelta migliore per raccogliere ingenti quantità di dati e per abbattere i costi fissi legati all’implementazione e all’utilizzo di infrastrutture hardware, di manutenzione e aggiornamento, permettendo di ottimizzare la spesa convogliandola sull’ottenimento di un servizio.

Demandare a Internet tutte le funzioni relative all’archiviazione, all’elaborazione e alla gestione dei dati clinici e sanitari comporta notevoli vantaggi:

  • garantisce agli operatori sanitari un accesso ai dati continuo e illimitato dal punto di vista del posizionamento fisico;
  • offre la possibilità di fare una serie di analisi approfondite attraverso l’incrocio della grande mole di dati disponibili (da quelle predittive su una determinata patologia a quelle relative alla gestione del servizio sanitario nel suo complesso);
  • permette un accesso ai dati tale da far funzionare tutte le novità di Digital Health introdotte in questi anni (ricetta elettronica, Cartella Clinica Elettronica, fascicolo sanitario elettronico, referti online).

L’implementazione di un’infrastruttura cloud non è mai stata più importante per il settore sanitario. Gli eventi recenti hanno evidenziato una maggiore necessità di scavalcare le infrastrutture per offrire l’assistenza virtuale ai pazienti attraverso la Telesanità e di far fronte all’aumento del numero di pazienti con strutture sanitarie temporanee. Non solo la migrazione al cloud consentirebbe agli operatori sanitari di rispondere in modo più efficace alla crescita della domanda, ma il consolidamento dei sistemi IT in aree diverse del sistema sanitario (ad esempio, servizi di emergenza, ospedali, cliniche, ambulatori e case di cura) consentirebbe agli operatori sanitari di accedere facilmente ai dati dei pazienti per offrire in tempi brevi un’assistenza più efficiente ed efficace.

La sanità oggi si basa sui dati: solo la circolazione di dati e informazioni corrette potrà permettere un’analisi sempre più approfondita degli scenari garantendo allo stesso tempo ai cittadini/pazienti livelli di cura sempre più elevati e il rispetto per la loro privacy.

BOLLINO CARE

Il modulo CUP della suite BollinoCARE è uno dei primi software in ambito sanitario ad essere sviluppato totalmente in cloud su piattaforma Microsoft Azure.

L’applicativo permette la gestione delle prenotazioni su una o più sedi operative. È la soluzione che consente la prenotazione rapida delle prestazioni e fornisce un resoconto molto preciso sulle attività da svolgere e sull’utilizzo delle risorse interessate (medico, ambulatorio, strumenti).

Bollino CUP CARE fornisce, inoltre, ad ogni medico un’agenda di lavoro con la possibilità di programmare visite follow-up o appuntamenti.

Anche il modulo Accettazione è disponibile in cloud: permette l’inserimento univoco dei dati anagrafici e clinici dei pazienti e garantisce un potenziamento dei processi grazie alle worklist degli strumenti diagnostici e di laboratorio che permettono ai medici e ai tecnici di richiamare automaticamente l’anagrafica del paziente accettato. Permette di visualizzare nella sezione di ricerca anche la sezione relativa alle accettazioni dalla quale sarà possibile ricercare le accettazioni sulla base di alcuni filtri: registro, azienda, ambulatorio. Una volta individuata l’accettazione di interesse sarà possibile selezionarla o accedere alla pagina dei ritiri dove sono presenti le griglie relative ai referti e agli esami ancora in corso. Nella griglia dei referti è possibile visualizzare l’elenco completo degli esami associati a quel referto laddove ce ne fosse più di uno.

Per maggiori informazioni su BollinoCARE

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2021-05-26T08:16:04+00:00

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